di F. Laudisa, D. Musto, A. Stanchi Marzo 2021Qual è la situazione del sistema universitario in Piemonte? In questa nota breve viene proposto un quadro di sintesi, attraverso i 10 numeri più significativi. Ciò che emerge è la presenza di una comunità studentesca cospicua, costantemente in crescita negli ultimi 15 anni. L’incremento è dovuto soprattutto alla capacità di attrazione degli atenei nei confronti degli studenti provenienti da altre regioni e dall'estero. La temuta caduta di immatricolati, a causa della pandemia, non c'è stata, anzi si registra un lieve aumento (+5% rispetto al 2019/20). Ad una popolazione di studenti crescente, corrisponde una domanda crescente di borse di studio e di posti letto, che non trova, soprattutto per questi ultimi, un’offerta adeguata.
di A. Stanchi Febbraio 2021 Come si collocano le università piemontesi sotto il profilo dei finanziamenti statali e della capacità di reclutamento di nuovo personale? In che misura sono riuscite a sfruttare a proprio favore le erogazioni di fondi ripartiti sulla base dei risultati ottenuti? Il contributo di ricerca 316/2021 tenta di rispondere a queste domande, dopo aver illustrato il lungo processo di costruzione dell'attuale modello di finanziamento e di attribuzione delle capacità assunzionali. Ne esce un quadro sostanzialmente positivo: le università del Piemonte dimostrano una buona capacità di attrarre quote di risorse statali distribuite con criteri premiali, anche se non mancano gli spazi per migliorare ulteriormente i risultati.
di F. LaudisaOttobre 2020Fare stime nell'attuale contesto è un compito arduo. I fattori che possono incidere sulla scelta di immatricolarsi sono diversi, nuovi e dagli esiti non facilmente prevedibili: fra questi, in particolare, la didattica a distanza e l'ampliamento della fascia di esenzione totale dalle tasse universitarie. Ciò nonostante sono stati prefigurati alcuni scenari previsionali rispetto a quale sarà il numero di immatricolati negli atenei piemontesi. Il primo suppone che il trend rimanga invariato a quello degli ultimi tre anni; il secondo ipotizza un effetto del timore del contagio sulle scelte di mobilità, con una conseguente contrazione dei fuori sede; infine, nel terzo, si è supposto che la crisi economica determini un calo del tasso di passaggio scuola-università dei residenti in Piemonte. A immatricolazioni 2020/21 concluse si verificheranno i reali effetti per capire se e come le scelte degli studenti sono cambiate.
di F. Laudisa Settembre 2020 L'articolo, pubblicato su lavoce.info, analizza il possibile impatto della pandemia sulle immatricolazioni universitarie. Si stima un calo degli iscritti nell'a.a. 2020/21. Questo potrebbe derivare, da un lato, dalla crisi economica (come avvenuto nel 2008), dall'altro, per una eventuale contrazione delle "migrazioni" per motivi di studio dal Sud verso il Nord degli studenti: il timore del contagio o l'incertezza circa la modalità didattica (online o in presenza), potrebbero indurli a optare per atenei prossimi alla propria sede di residenza. Tuttavia, si evidenzia come la crisi generata dalla pandemia sia differente da quella del 2008, sia per i motivi che l'hanno originata che per i rimedi messi atto per arginarla; inoltre, anche se nel breve periodo la mobilità degli studenti potrebbe contrarsi, nel medio periodo gli studenti riprenderanno a muoversi verso l'ateneo/sede universitaria più rispondente alle proprie preferenze.
di F. Laudisa, D. Musto Luglio 2020 La pandemia da Covid-19 avrà un impatto sulle iscrizioni all’università? Fare previsioni in un contesto ancora mutevole e pieno di incognite è un compito arduo, tuttavia, lo studio prova a stimare quanti saranno gli immatricolati negli atenei del Piemonte nel 2020/21. Il lavoro è così strutturato. Il capitolo 1 fa un sunto delle ricerche che sono state prodotte a livello nazionale e internazionale circa l’impatto della pandemia sulle immatricolazioni, delle quali si mette in luce la metodologia adottata e i risultati cui sono giunti. Nel capitolo 2 si esamina come e perché il Covid-19 potrebbe incidere sulle scelte di mobilità degli studenti, a partire dall’analisi di alcune indagini, svolte a livello internazionale, finalizzate a comprendere le intenzioni future degli studenti. Nel capitolo 3 si analizza il trend degli studenti immatricolati in ciascun ateneo del Piemonte nel triennio 2017/18-2019/20, con particolare attenzione alla provenienza geografica degli studenti e al corso di iscrizione. Quindi, nel capitolo 4, si stima l'eventuale impatto del Covid-19 sulle scelte di mobilità degli studenti (a causa del timore del contagio, dell'incertezza circa lo svolgimento della didattica in presenza e/o online e del ritorno d'immagine negativo, specie delle regioni del Nord). Per ciascun ateneo si prefigurano due scenari, uno stabile e l'altro negativo. Nel capitolo 5, infine, si stima quale potrebbe essere l'impatto della crisi economica sulle immatricolazioni, ipotizzando un calo nel tasso di passaggio all’università. L'esito dello studio è differente a seconda dell'ateneo perché differente è la provenienza geografica degli studenti iscritti (verosimilmente l'impatto sarà minore o nullo al Piemonte Orientale e più significativo al Politecnico di Torino). Tuttavia, anche nello scenario previsionale peggiore (e meno probabile) si prevede un calo complessivo degli immatricolati negli atenei piemontesi non superiore al 6%.
di A. Stanchi Luglio 2020 Il capitolo 5 del Rapporto Piemonte 2020 curato dall’Osservatorio Istruzione e Formazione professionale, descrive il sistema universitario piemontese sotto il profilo numerico, utilizzando i dati degli studenti iscritti nell'a.a. 2018/19 e dei laureati che hanno conseguito il titolo nel 2018: quanti sono, da dove vengono, a cosa sono iscritti, e aggiorna con nuovi dati il consueto tema dell’attrattività degli atenei del Piemonte nei confronti degli studenti residenti in altre regioni italiane e quello della mobilità degli studenti piemontesi verso altre regioni. Il capitolo dedica un paragrafo all’offerta formativa secondaria superiore alternativa a quella universitaria, dando conto del numero di studenti iscritti ai corsi offerti e delle loro caratteristiche. Infine, un breve approfondimento è dedicato all’attualità del momento, ovvero al legame tra la crisi da Covid-19 e le iscrizioni all’università.
di A. Stanchi e P. Cirillo Aprile 2020 Partendo dai dati contenuti negli allegati ai decreti del Ministro dell'Università e della Ricerca, IRES Piemonte ha ricostruito la serie storica dei posti nei corsi a numero programmato assegnati a ciascuna università italiana dal 2007 al 2019. Questa nota contiene in sintesi i risultati di questa ricostruzione, con particolare attenzione al numero dei posti assegnati agli Atenei del Piemonte in ambito medico-sanitario, per le importanti implicazioni che essi hanno sulla sanità regionale.
di A. Stanchi Febbraio 2020 Negli ultimi quindici anni gli adulti che hanno scelto di iscriversi all'università "per la prima volta" sono diminuiti del 75%. Questa drastica diminuzione va in controtendenza rispetto a ciò che auspicano studiosi e organizzazioni internazionali, secondo i quali i cambiamenti tecnologici e produttivi, l'automazione, l’obsolescenza delle conoscenze, sono fattori che impongono alla popolazione adulta il ritorno agli studi. Lo studio cerca di individuare le ragioni di questo paradosso, indagando il ruolo e le attività delle università italiane e, in particolare, di quelle piemontesi.
di D. Musto e A. Stanchi Settembre 2019
di D. Musto e A. Stanchi Luglio 2019
Agosto 2018 L'Osservatorio ha curato un confronto tra il carico didattico di docenti e ricercatori italiani e quello dei loro colleghi francesi, tedeschi, spagnoli e inglesi. Nel tenere conto dei limiti che lo condizionano, il confronto considera sia il carico didattico stabilito dalla normativa sia quello dichiarato dai docenti. L'approfondimento è stato pubblicato nel Rapporto Biennale sullo stato del sistema universitario e della ricerca 2018 curato dall'ANVUR, Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca.
Giugno 2018 L'Ossevatorio ha curato il Capitolo 5 del Rapporto Istruzione e formazione professionale. Piemonte 2018 dell'Osservatorio sul Sistema Formativo piemontese di IRES Piemonte. Il capitolo, oltre a dare conto delle principali variabili che caratterizzano il sistema universitario della nostra regione, approfondisce il tema della mobilità studentesca e, per la prima volta, dedica una specifica sezione ai percorsi di studio alternativi a quelli universitari.
Novembre 2017 L'Ossevatorio ha curato il Capitolo 7 del Rapporto Istruzione e formazione professionale. Piemonte 2017 dell'Osservatorio sul Sistema Formativo piemontese di IRES Piemonte. Il capitolo, oltre a dare conto delle principali variabili che caratterizzano il sistema universitario della nostra regione, approfondisce il tema della mobilità studentesca, sia quella in entrata sia quella in uscita.
Giugno 2016 L'Ossevatorio ha curato il Capitolo 6 del Rapporto Annuale 2015 dell'Osservatorio Istruzione di Ires Piemonte. Il capitolo riporta un sintetico quadro dell'andamento degli studenti iscritti, immatricolati e laureati negli atenei del Piemonte nell'a.a. 2014/2015.
Marzo 2015 L'Ossevatorio ha curato il Capitolo 4 del Rapporto Annuale 2014 dell'Osservatorio Istruzione di Ires Piemonte. Il capitolo riporta un sintetico quadro dell'andamento degli studenti iscritti, immatricolati e laureati negli atenei del Piemonte nell'a.a. 2013/2014.
Gennaio 2014 L'Ossevatorio ha curato il Capitolo 2 del Rapporto Annuale 2013 dell'Osservatorio Istruzione di Ires Piemonte. Il capitolo riporta un sintetico quadro dell'andamento degli studenti iscritti, immatricolati e laureati negli atenei del Piemonte nell'a.a. 2012/2013.
Marzo 2013 Tra il 2003/04 e il 2012/13 si è registrata in Italia una consistente diminuzione del numero degli studenti immatricolati. Finalità di questa breve nota è verificare se in Piemonte si registra analoga diminuzione oppure se gli atenei della nostra regione mostrano dati in controtendenza rispetto alla media nazionale.
Gennaio 2013 L'Ossevatorio ha curato il Capitolo 2 del Rapporto Annuale 2012 dell'Osservatorio Istruzione di Ires Piemonte. Il capitolo riporta un sintetico quadro dell'andamento degli studenti iscritti, immatricolati e laureati negli atenei del Piemonte nell'a.a. 2011/2012.
Marzo 2012 L'Ossevatorio ha curato il testo a commento dei dati contenuti nel Capitolo 2 del Rapporto Annuale 2011 dell'Osservatorio Istruzione di Ires Piemonte. Il capitolo riporta un sintetico quadro dell'andamento degli studenti iscritti, immatricolati e laureati negli atenei del Piemonte nell'a.a. 2010/2011.
Giugno 2010 L'articolo, pubblicato nella rivista Universitas, presenta un quadro del sistema universitario piemontese, ovvero come è evoluto nell'ultimo quinquennio - in termini di studenti (iscritti, laureati, occupati), politiche per l'internazionalizzazione, politiche per il diritto allo studio, ricerca, personale, risorse finanziarie, edilizia -, sintetizzando i principali risultati emersi nel volume I numeri del Sistema universitario in Piemonte: azioni, risultati, prospettive.
Maggio 2010 L'articolo, pubblicato nel Rapporto 2009 della Fundacion CYD tratta dei più importanti cambiamenti nella professione accademica, intervenuti negli ultimi decenni, in prospettiva comparata europea. Il tradizionale modello di lavoro accademico, altamente sicuro, con garanzie di libertà di insegnamento e di ricerca e in cui sono assenti meccanismi di valutazione, è messo in crisi dall'emergente proletarizzazione della professione, causata dalla massificazione dei sistemi di istruzione superiore, da una sua precarizzazione, causata dalla diminuzione delle risorse pubbliche investite e dall'emergere di nuove modalità di allocazione dei fondi. Naturalmente, questo cambiamento investe in misura diversa i sistemi europei di istruzione superiore, in quanto diversa è la profondità e la pervasità delle riforme approvate. L'equilibrio fra approccio tradizionale e nuove sfide, e il modo con cui essi si combinano, rappresenta un'interessante prospettiva attraverso cui guardare ai cambiamenti della professione accademica.
Marzo 2010 In che modo i paesi europei affrontano le innovazioni didattiche previste dal Bologna process? Come sono strutturati i sistemi di istruzione superiore? Come vengono finanziati gli atenei e a quanto ammontano le tasse universitarie? Come vengono reclutati e quanto sono pagati i docenti? Quali sono gli schemi di governance che si adottano? Come si valutano i isultati della didattica e della ricerca? Sono alcune delle domande che studiosi e decisori dei sistemi universitari si pongono quotidianamente. Questa indagine, condotta da Anna Laura Trombetti e Alberto Stanchi, intende mettere a confronto il sistema di istruzione superiore italiano con quello di sei paesi europei sulla base dei temi presentati, inserendosi fra i lavori comparativi sui sistemi universitari condotti a livello europeo, filone di ricerca che, solo di recente, è stato avviato anche in Italia. L'obiettivo è quello di fornire un quadro informativo sufficientemente ampio e organico sulel più significative e stimolanti realtà europee, tradizionali ed emergenti, con le quali il nostro sistema di istruzione superiore si trova e si troverà sempre più a misurarsi. La comparazione, condotta a partire dal dato italiano, non ha l'intento di formulare proposte o prefigurare soluzioni, ma di informare con i dati, raccolti attraverso una molteplicità di canali, che vengono presentati con modalità uniformi, sia nella redazione dei capitoli, che negli agili schemi riassuntivi. Ne risulta un lavoro capace di confermare circostanze note, di chiarirne altre, di metterne in luce di nuove, aspirando a diventare strumento propedeutico ad approfondimenti, ma non rinunciando a far emergere i nodi critici del sistema universitario italiano, quelli che fanno segnare la maggiore distanza tra la nostra e le esperienze europee più innovative. Rubbettino Editore, ISBN: 978-88-498-2490-2
Febbraio 2010 Il volume muove dall’intento di fotografare lo stato attuale del sistema universitario piemontese, comparato alla realtà nazionale, con specifica attenzione al trend degli ultimi cinque anni. Nel rapporto si dà conto delle dinamiche della domanda di formazione universitaria, delle caratteristiche socio-anagrafiche degli studenti e delle loro performance, nonché dell’offerta formativa degli atenei piemontesi; si descrivono gli interventi a sostegno degli studenti universitari realizzati dalla Regione attraverso l’EDISU Piemonte; si focalizza l’attenzione sull’internazionalizzazione del sistema universitario, esaminando quanti sono gli iscritti stranieri e quali programmi di mobilità hanno avviato gli atenei; si approfondisce il tema del personale; si analizzano le risorse acquisite dalle università per attività di ricerca e le politiche attuate dalla Regione per sostenerla; si prendono in esame le fonti finanziarie degli atenei e le risorse a disposizione per le politiche per il diritto allo studio universitario; vengono “visualizzate” le sedi, le strutture universitarie in Piemonte ed i progetti edilizi recentemente conclusi o in fase di realizzazione, con un taglio prevalentemente architettonico. Infine, si illustrano i passaggi istituzionali che hanno condotto alla costituzione del sistema universitario piemontese, mettendo l’accento sulle linee di azione conseguenti alla sua nascita, sulle modalità con cui viene promosso, e sulle prospettive future del diritto allo studio universitario. Versione sfogliabile
Gennaio 2008 La ricerca intende fornire un quadro quantitativo e qualitativo del fenomeno dell'internazionalizzazione negli atenei piemontesi. Si analizzano i dati sugli iscritti, sull'adesione ai programmi di mobilità e si esaminano le politiche attuate dagli atenei, anche attraverso interviste effettuate presso i responsabili.
Gennaio 2007 L'analisi verte sulla transizione dal primo al secondo livello formativo da parte dei laureati triennali negli atenei statali del Piemonte, esaminandone dimensioni, caratteristiche, particolarità. Analizzando i dati longitudinali di carriera dei primi laureati, relativamente alle loro strategie di prosecuzione del percorso di studi, si giunge ad alcune preliminari conclusioni circa i comportamenti dei laureati triennali.
Maggio 2006 Nel documento si trova un quadro delle politiche attuate dai tre maggiori atenei piemontesi in tema di orientamento e tutorato, delineato a seguito di interviste effettuate con i responsabili di ateneo e di facoltà dei due interventi.
Gennaio 2006 Si tratta di un primo approfondimento sull'offerta formativa dei tre atenei statali del Piemonte nell'a.a.2005/06, che consente alcune valutazioni sul numero dei corsi attivi, sulla loro localizzazione geografica e sulla capacità di attrarre studenti.
Ottobre 2005 Obiettivo di questo approfondimento è indagare il raggiungimento, negli atenei del Piemonte, di alcuni degli obiettivi che la riforma degli ordinamenti didattici universitari (dm 509/99) si prefiggeva.
Giugno 2004 I dati e le osservazioni qui contenute rappresentano un tentativo di fornire alcune preliminari indicazioni circa le caratteristiche dei laureati negli atenei del Piemonte. Fonte dei dati è il Consorzio AlmaLaurea.
Marzo 2004 Nel documento vengono analizzati i fattori che incidono sulle scelte di iscrizione all'università, le dimensioni dell'abbandono e le sue ragioni, la durata dei percorsi di studio, gli aspetti sui quali ha inteso incidere la riforma degli ordinamenti didattici universitari.
Febbraio 2004 Si tratta di un tentativo è ancora parziale è di confrontare alcuni aspetti connessi alla carriera accademica in cinque paesi europei, Italia compresa. Si trovano informazioni sulle qualifiche accademiche, sugli impegni previsti, sul sistema retributivo e cenni sul profilo delle età e le connesse tematiche dei meccanismi di ricambio. Una versione più ampia è stata pubblicata nella rivista del Miur «Atenei».
Luglio 2003 Un primo tentativo di descrivere la complessa realtà della ricerca scientifica in Piemonte, con dati sulla distribuzione fra imprese, università e amministrazioni pubbliche della spesa e del personale addetto, dei soggetti operanti e delle relative modalità.
Febbraio 2003 Si tratta della tesi di laurea di Davide Rosso, facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Torino, in cui il candidato si sofferma su come i costi dell'istruzione universitaria debbano essere ripartiti tra i diversi protagonisti del sistema universitario.
Settembre 2002 Nel periodo 1985-2000 l'età media del personale docente in Italia è aumentata di circa 7 anni e l'età corrispondente alla massima frequenza di 15 anni, mentre la curva della distribuzione per età anagrafica ha mantenuto una forma pressoché analoga. Il documento fornisce dati sulle uscite dal sistema per effetto dei pensionamenti in Piemonte.
Settembre 2002 Scopo del documento è analizzare il fenomeno della mobilità regionale studentesca: da dove provengono gli immatricolati in Piemonte e dove si iscrivono gli studenti piemontesi.
Novembre 2001 Obiettivo della relazione è fornire informazioni circa la collocazione del sistema universitario piemontese nei confronti del panorama nazionale di riferimento, dal punto di vista degli studenti iscritti, in valore assoluto e attraverso alcuni indicatori.
Ottobre 2001 Nel documento viene scomposto, a fini revisionali, il fenomeno dell�iscrizione universitaria in tre categorie: aspetto demografico, tasso di iscrizione, mobilità geografica.
Maggio 2001 L'analisi intende rispondere alla domanda è quanto avrebbe ammontato l'entrata fiscale (dovuta alla sola Irpef) se tutti i soggetti che si sono laureati lo avessero fatto entro la durata legale del corso di studi e fossero così entrati prima nel mercato del lavoro?